ciao a tutti,
con il passaggio a kde 4.4 le finestre si ingrandiscono automaticamente a tutto schermo se le spostate fino al bordo dello schermo (appare anche un breve lampeggio del bordo prima dell'ingrandimento). Ora, sarà anche utile, ma a me no. (E detta tra noi mi sembra una schifezza alla mac osx, che è pieno di questi obbrobrii).
qualcuno sa come eliminare l'ingrandimento automatico?
grazie anticipatamente

Trovato!
Impostazioni di sistema -> Desktop -> Massimizza le finestre trascinandole in alto nello schermo
Attivare o disattivare a piacimento

Grande!
Almeno così non bestemmierò più ogni volta che, per caso, volendo spostare una finestra per far spazio ad un'altra che mi interessa di più, mi si massimizza proprio quella che non volevo!

Più che Mac OS X questa mi pare presa da Windows 7 (Aero Snap). Io la trovo comoda, per spostare solo basta appoggiarla al bordo, e non portare il mouse più su. Comunque i gusti son gusti...

sì hai ragione, in effetti la tecnica è seven; ma la filosofia di fondo (molto gnegnegnè ecco diciamo, del tipo: "guarda che figata che ti faccio adesso questa non te l'aspettavi mica, no?") è molto melosa soprattutto quando è imposta di default e non lasciata come opzione che sarebbe più in linea con le abitudini linux...

Mi pare piuttosto che le "abitudini Linux" siano quelle di "spaccare tutto senza avvisare" che non un atteggiamento conservativo.
Credo in molti ricordino:

• la disattivazione di Ctrl+Alt+Backspace in Xorg senza grandi preavvisi;
• l'introduzione di Pulseaudio quando dava ancora parecchi grattacapi;
• il brusco ed eccessivo cambiamento da KDE 3.5 a 4.0;
• il notevole stravolgimento con l'arrivo di Gnome 3.0;
• i cambiamenti costanti di framework un po' dappertutto;
• gli stravolgimenti nello stesso kernel Linux.

Questa scelta, per quanto opinabile da alcuni, non è poi così tragica se inserita nel quadro di quello che succede in Linux...

Ciao,
Diego

panda84 wrote:Mi pare piuttosto che le "abitudini Linux" siano quelle di "spaccare tutto senza avvisare" che non un atteggiamento conservativo.

Mi permetto di correggere: la maggior parte delle scelte che citi dipendono dalle distribuzioni. Mi spiego:

• la disattivazione di Ctrl+Alt+Backspace in Xorg senza grandi preavvisi;

Scelta di Xorg (e configurabile tramite Xkb), ripristinabile dalle distribuzioni. E quanto preavviso sarebbe servito? Basta che sia ben documentato nelle note di rilascio (quelle che nessuno legge mai, ma che qualcuno si passa il tempo a scrivere).

• l'introduzione di Pulseaudio quando dava ancora parecchi grattacapi;

Introdotto da Fedora (lo sviluppatore principale è di RH), adottato dalle altre (ma non da Debian). "Linux" usa ALSA.

• il brusco ed eccessivo cambiamento da KDE 3.5 a 4.0;

Anche questa scelta criticabile di Ubuntu e Fedora.

• il notevole stravolgimento con l'arrivo di Gnome 3.0;

Così notevole che è già stato rimandato di 6 mesi, e le distribuzioni con lungo supporto in uscita in questo periodo (RH, Opensuse, Debian, Ubuntu LTS) usano la 2.30.

• i cambiamenti costanti di framework un po' dappertutto;

Anche qua, dipende dalle distribuzioni che scegli.

• gli stravolgimenti nello stesso kernel Linux.

Vedi sopra. L'importante è che siano trasparenti all'utente, e questo (ancora una volta) dipende da chi impacchetta il tutto (hai notato che lo stack firewire è totalmente diverso da un po'?)

Ma sto andando fuori tema. Nel caso in questione, comunque, concordo che il problema è minore (se si tratta di un problema: molte persone probabilmente lo troveranno utile, la gran massa degli utenti apre un singolo programma a pieno schermo).

Concordo in pieno. Volevo solo sottolineare che la frase "abitudini Linux", oltre a lasciare aperti vari gradi di libertà nell'interpretazione è anche sbagliata se con il termine Linux si intende l'accezione in senso lato (es. le prime 5 di Distrowatch).

Ciao,
Diego